Dall’esordio in Disney, nel 1989, con la sua prima strip su Topolino con protagonista Paperino, alla sua recente e personalissima rivisitazione del Pinocchio di Carlo Collodi, c’è un mondo di lavori fatto di pastelli, acquerelli e colori a olio.
Un amore per la pittura che ha trovato spazio anche all’interno del fumetto, dove da sempre ama ricreare atmosfere e chiaroscuri
Con la sua arte, a metà degli anni ’90, Paolo Mottura è stato tra i principali artefici della rivoluzione del fumetto Disney.
È con lui che prende vita la nuova testata Paperinik New Adventures.
Denso e pittorico, il suo stile lo ha contraddistinto ovunque si sia cimentato. In Italia e all’estero.
Nei primi anni duemila è conosciuto soprattutto per la lunga saga La storia vista da Topolino realizzata insieme a Giorgio Pezzin e Marco Palazzi.
Nel 2010, insieme a Fabio Celoni, collabora all’adattamento a fumetti del videogioco Epic Mickey.
Nel 2011, in occasione del 150 anni dell’Unità d’Italia disegna la storia Topolino e l’Italia ri-unita.
Nel 2012 lo troviamo sulla saga di DoubleDuck per la quale disegna la storia intitolata DoubleDuck – Codice Olimpo e, sempre nello stesso anno, cura i disegni di Topolino e il ritorno alla Dolce Vita omaggio a Federico Fellini.
Celebri le sue parodie: Moby Dick, sull’omonimo romanzo, Dylan Top – L’alba dei topi invadenti che rimaneggia in chiave comica il personaggio di Tiziano Sclavi, e Topolino e Pippo – On the Road che fa invece il verso a Sulla Strada di Jack Kerouac.
Dall’1 al 5 giugno Mottura tornerà a Catania, pronto a riabbracciare i suoi fan in Artist Alley.