È nato nel 1943 a Ferrara, una città dove l’interesse per l’arte ed il cinema é molto sentito. Figlio d’arte, il padre era pittore decoratore. Dopo gli studi si è trasferito a Roma, dove si è specializzo in scenografia al Centro Sperimentale di Cinematografia.
Lavora con i più importanti registi dell’epoca, tra cui Fellini, Castellani, Ferreri, Leone e Scola. A Roma entra in contatto con l’ambiente del fumetto e dell’illustrazione. Il suo interesse per l’illustrazione aumenta quando inizia il fenomeno del fumetto erotico agli inizi degli anni ’60.
Su consiglio dell’amico Dino Leonetti, scenografo e titolare dell’omonimo studio di fumetti (autore di Maghella) e forte dell'esperienza di pittore di scenografie, parte per Milano con 3 tavole di prova.
Proprio Leonetti gli aveva anche suggerito di far visita ai tre editori più importanti di fumetti erotici: Edifumetto; Ediperiodici e studio Viano.
Taglietti parte così per Milano e, dopo il primo colloquio con l’editore Renzo Barbieri della Edifumetto, ritorna a Roma con un incarico di copertinista.
Gli vengono subito affidate 10/12 copertine al mese e lui accetta senza battere ciglio, ma sapendo che questo gli avrebbe cambiato la vita: l’abbandono dell’ambiente cinematografico per trasferirsmi a Ferrara ed iniziare la sua nuova professione.
Inizia anche a studiare i grandi interpreti della pittura e dell’illustrazione.
Si ispira a diversi autori, tra questi gli italiani Ciriello, Cesselon ed altri, mentre tra gli americani: Frazetta per il suo mondo fantastico, Leyendecker per la sua pittura al tratto e Elvgren per il suo erotismo ammiccante.
Una nota a parte meritano gli interpreti della Pulp art. Nel 1975, mentre la sua attività di copertinista é al massimo, iniziao ad insegnare all’Istituto d’Arte.
In questo periodo realizza alcune copertine per la Rizzoli e alcune tavole ricostruttive per Bella Europa della Mondadori.
La sua collaborazione con la Edifumetto terminerà nel 1988. Dopo questa data, si dedica principalmente alla pittura decorativa ed ai ritratti, senza tralasciare collaborazioni con cinema e teatro