Jordi Bernet, classe 1944, nasce a Barcellona. Figlio dell’autore Miguel Bernet, entra nel mondo del fumetto da giovanissimo, appena 15enne.
Entrato nel 1963 alla Bardon Art, realizza la serie western “Poncho Yucatan”. La collaborazione gli apre le porte del mercato inglese per cui realizza nei primi anni sessanta numerosi lavori.
Nel 1968 passa a collaborare con la rivista belga Spirou per cui realizza serie come “Dan Lacombe” e “Paul Foran”. Per il mercato tedesco realizza le serie “Wat 69” e “Andrax”, mentre per il mercato spagnolo “El Cuervo”. Alcune sue storie autoconclusive vengono pubblicate in Italia dagli “Albi dell'Intrepido”.
Il grande successo arriva nel 1982 quando viene chiamato a sostituire Alex Toth nella realizzazione della serie “Torpedo 1936”, storia di un malavitoso siciliano di nome Luca Torelli alias “Torpedo”, scritta da Enrique Sanchez Abuli .
Sempre insieme ad Abuli crea la storia “Ivanpire” e la serie di racconti “Historietas negras”, “De vuelta a casa”, “La naturaleza de la bestia”, “Abato e Serpente, por un puñado de dolares”.
Fanno seguito altri grandi successi come “Custer”, “Sarvan” e “Kraken”, scritte da Antonio Segura, e le sensuali opere “Chiara di notte” e “Cicca dum dum”, su testi di Carlos Trillo ed Eduardo Maicas.
Nel 1996 disegna l’albo gigante n. 10 di “Tex”, scritto da Claudio Nizzi e intitolato “L’uomo di Atlanta”. Nello stesso anno per la DC comics realizza una storia della serie “Batman: black and white”. La storia gli apre le porte della collaborazione con la casa editrice per cui realizza, tra l’altro, un numero di “Solo”, e un episodio di “Spirit” sceneggiato da Jimmy Palmiotti. Nel 2007 entra nello staff della serie “Jonah Hex”.