Valentina, Bianca, O, Emmanuelle, Anita, Francesca e Terry. Sei donne, sei sessualità distinte… e una settima che le contiene tutte.
L’emancipazione femminile e la libertà sessuale disegnata nelle donne di Guido Crepax.
In mostra 50 opere originali di Guido Crepax - Area Taboocom, padiglione E1 del Centro Fieristico "Le Ciminiere" di Catania
Taboocom, sezione dedicata al fumetto erotico di Etna Comics, ospiterà una mostra di opere originali del maestro Guido Crepax.
Il padre dell’erotico italiano illustrato apre la prima edizione della sezione vietata ai minori di Etna Comics.
In mostra 6 donne per raccontare 6 sessualità distinte, più una settima che le rappresenta tutte. Quest’ultima è proprio la Valentina, icona intramontabile di ieri, oggi e domani. Le “altre”sono Bianca, O, Emmanuelle, Anita, Francesca e Terry.
Tutti personaggi trasgressivi che prendono vita a partire dagli anni ’60, nello stesso momento in cui le donne italiane chiedono pari diritti rispetto agli uomini. Le femministe insorgono contro Crepax, convinte che Valentina sia ancora il progetto di un uomo che assegna alla donna il ruolo di un oggetto sessuale.
In realtà sarà Crepax ad essere il primo autorevole ed importante femminista della storia italiana. Per lui l’erotismo è un fatto intellettuale e il nudo una forma di libertà e di linguaggio.
Infatti Valentina è una donna autonoma ed indipendente, consapevole delle sue scelte, sintesi perfetta di una donna post moderna che vuole far convivere dentro e fuori di sé tutte le fantasie sessuali femminili. Fantasie che si ripropongono e rinnovano in maniera specifica nelle rappresentazioni di ciascuna delle “altre”: Bianca, O, Emmanuelle, Anita, Francesca e Terry.
Crepax per Taboocom in un fil rouge, che partendo dal labile concetto di emancipazione femminile, si fa strada come Arianna nel suo labirinto attraverso argomenti come la libertà di autodeterminazione che si esplicita grazie all’erotismo.
La possibilità che ha la donna di scegliere inizia proprio dal modo di intendere e di volere il sesso, sia esso amore puro (come quel sentimento che fa di O una felice e consapevole schiava del suo amante), sia esso piacere fine a se stesso (come quello che si procura l’antivergine Emmanuelle).
Crepax con la sua “matita ingenua”, indica una sessualità, che può essere voluta e desiderata dalla donna, oltre i limiti canonici e priva di “peccato”. Valentina, sintesi di tutte le “altre”, è una paladina rivoluzionaria. Lei, capace di affermarsi, sperimentando - uno ad uno - i suoi desideri sessuali più reconditi incurante del mondo che la circonda.
50 opere originali di Guido Crepax, in mostra per l’area Taboocom. A tenerci per mano, lungo questo percorso accattivante e privo di censure, Caterina e Antonio, figli del fumettista.
A loro va il merito di avere raccolto l’eredità paterna, di averne conservato praticamente integro, l’imponente edeclettico archivio.
Con altri ospiti si confronteranno sul tema dell’emancipazione femminile e sulla libertà sessuale, partendo proprio da quella cosmogonia del femminino elaborata con tanta raffinatezza erotica dal padre…Guido Crepax.
Guido Crepax
Nato a Milano nel 1933, è considerato uno dei più importanti autori italiani di fumetti e probabilmente il più noto a livello internazionale nel campo del fumetto d’autore per adulti. Comincia giovanissimo, creando la sua prima storia a fumetti a dodici anni. Laureatosi in architettura, preferisce dedicarsi al disegno come autore di numerose cover di dischi prima e poi come grafico pubblicitario realizzando campagne per Shell, Campari, Omsa, Esso, Standa, Rizzoli, Dunlop e successivamente Terital, Primizia, Iveco, Fuji, Breil e Honda. Nel 1965 grazie alla rivista Linus torna ai fumetti per creare il personaggio che lo ha reso noto in tutto il mondo: Valentina, una delle poche eroine del fumetto, l’unica che sia invecchiata con il suo autore. Meticolose e raffinate, come le più recenti versioni cinematografiche, sono le sue trasposizioni a fumetti di alcuni classici della letteratura (da Emmanuelle all’Histoire d’O, da Justine a Venere in pelliccia, da Dracula a Frankenstein, dal Dottor Jekyll a Giro di vite, da Poe a Kafka). Complessivamente ha realizzato oltre 5.000 tavole a fumetti e i suoi libri sono stati pubblicati in circa 200 edizioni nelle principali lingue conosciute. In 40 anni di attività ha fatto anche centinaia di illustrazioni per giornali, libri, complementi d’arredo, la moda e il design. Ha lavorato anche per il teatro, il cinema e la televisione. Come artista puro ha realizzato decine di litografiche. Numerose le mostre personali che gli hanno dedicato in Italia e all’estero. Di lui hanno scritto Roland Barthes, Alan Robbe-Grillet, Gillo Dorfles, Umberto Eco e molti altri. Inventare giochi da tavolo è stato un suo passatempo. Ci ha lasciati il 31 luglio 2003.
Testi a cura di Fabiola Foti
Responsabile Area Taboocom