Non le piace definirsi unicamente come una circense, ma preferisce navigare tra la trasversalità delle forme d’arte. La musica, la fotografia, il cinema, il cabaret e gli spettacoli drag sono degli universi che nutrono il suo immaginario artistico, parallelamente a una riflessione teorica e politica che si sviluppa grazie alle letture di sociologia e delle teorie queer, centro d’interesse principale per la sua creazione.
Parliamo di Nina Castiglia, che sabato 8 e domenica 9 giugno sarà ospite dell'Area Taboocom di Etna Comics 2024, in arrivo direttamente da Parigi, per portare le sue audaci performance di circo contemporaneo!
Nina però si sente tante cose. E allora come scegliere cosa dire o meno in relazione alla sua figura?
Le risposte sarebbero tante: Nina-donna-cis-bisessuale-fuorisede-italiana-eccentrica-chiaccerona-golosa-circense…
Prima di essere tutte queste cose, Nina è un essere umano sociale e in quanto tale è un microcosmo in relazione allo spazio e al tempo che la circonda, ma soprattutto in relazione ad altri microcosmi, gli altri esseri viventi.
Per stabilire queste relazioni ha dovuto imparare a gestire il suo caos e ad adattarlo all'ordine della società. Ha dovuto trovare una forma, una consistenza, un colore che la rappresentasse.
E se ne scegliesse più di una? Senza inizio né fine, come una palla da discoteca, brilla davanti ai nostri occhi per mostrarci la sua molteplicità.
Sfruttando le teorie queer di Judith Butler su genere e performatività, mette in discussione l'influenza reciproca tra l'interno e l'esterno della pelle, tra identità ed espressione di genere.
Le scoprirete tutte tra qualche settimana, incontrandola a Catania durante la dodicesima edizione di Etna Comics!